Abaco etrusco
Scheda del prodotto
Costruttore:
Categoria: abaco
Luogo d'origine: Etruria, Italia
Anno produzione: 500 a.C.
Catalogato nel: 2021 (donato da Mario Bettocchi)
Descrizione
Gli etruschi chiamavano questo strumento “apac” e il suo utilizzatore “apcar”. Considerando che nell’etrusco la lettera “B” era sostituita dalla “P” non è difficile derivare il termine “abaco”. Oggi due tavolette cerate legate insieme vengono tuttavia chiamate “dittico”.
Diverse urne etrusche sono sormontate da sculture di un uomo o di una donna che tengono in mano un apac, fatto che ci fa capire l’importanza attribuita a tale strumento.
Emblematica la raffigurazione fatta su un cammeo etrusco conservato presso la Biblioteca Nazionale di Parigi: un uomo che trascrive il contenuto di un apac, con la scritta etrusca “apcar”, ovvero “abachista”.
Le tavolette cerate venivano utilizzate per rappresentare lettere, numeri e disegni. In definitiva un mezzo per memorizzare o comunicare informazioni, un vero e proprio tablet ante litteram.
Particolarità
Quest'oggetto è una fedele riproduzione fatta da un nostro collaboratore.